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Oro in calo a causa della crisi ucraina e debolezza dell’euro

Lingotti oro e argentoA ben vedere quanto sta accadendo nel corso degli ultimi giorni, sembra proprio che gli investitori non abbiano grande fiducia su ciò che potrà fare il prossimo presidente Petro Poroshenko per risolvere la crisi del proprio Paese, l’Ucraina.

I segnali in tal senso sono piuttosto evidenti: l’euro continua a vivere in uno stato di sostanziale debolezza, mentre i prezzi dell’oro sono calati ai minimi storici da quasi una settimana. Il tutto, mentre Poroshenko continua a promettere di allentare le tensioni tra i separatisti, ripristinando l’ordine in un Paese sempre più al centro del caos.

L’oro rimane in un’area di consolidamento sotto 1.300 dollari” – ha affermato Xia Yingying, analista per la Nanhua Futures Co. a Hangzhou, in Cina – “Mentre l’Ucraina permane un fattore di supporto per il metallo prezioso, la recente debolezza dell’euro contro il dollaro sta appesantendo l’oro“.

Il prezzo dei lingotti d’oro è calato dello 0,6% a 1.286,94 dollari l’oncia, per il declino più grave del metallo prezioso dallo scorso 21 maggio. Di contro, l’euro non riesce certo a fare meglio, visto e considerato che ha perso l’1,4% nei confronti del dollaro statunitense, toccando i minimi degli ultimi tre mesi sulla scia dei rumors di nuovi stimoli all’economia da parte della Banca Centrale Europea. Oro e euro dovrebbero continuare il loro calo, considerato che gli investitori sembrano essere sempre più fiduciosi sulle posizioni del dollaro statunitense, e sull’economia e il mercato del lavoro a stelle e strisce.

Attualmente, mentre da una parte alcuni investitori continuano a sperare che le tensioni in Ucraina possano aiutare le quotazioni dell’oro a crescere sopra la soglia dei 1.300 dollari, altri continuano a credere che le tensioni non modificheranno il prezzo delle commodities nel corso delle prossime settimane.

Il sostegno offerto dalle vicende ucraine sembra dissolversi” – ha affermato in merito Sun Yonggang, macroeconomista all’Everbright Futures Co. di Shanghai.

In maniera più specifica, mentre i prezzi dell’oro sono cresciuti del 5% proprio dopo le pressioni della Russia nella penisola della Crimea nel mese di marzo, le quotazioni del metallo prezioso hanno riscontrato un continuo declino nei mesi successivi: da quota 1.370 dollari per oncia della seconda settimana di marzo, l’oro è calato del 6,15% nell’ultima settimana di maggio.

Ad ogni modo, nonostante il significativo calo dei mesi più recenti, alcuni analisti affermano che l’oro sta conseguendo prestazioni migliori di quelle attese. Con un forte impatto atteso dagli eventi attuali, calo della domanda, dati macroeconomici sfavorevoli, l’oro ha dimostrato una buona resistenza durante il mese di maggio dinanzi a tali influenze esterne. Per giugno, comunque, gli esperti stimano che il metallo dorato potrebbe infrangere la soglia dei 1.250 dollari.

Bullion Vault, sito specializzato negli investimenti in oro, ha pubblicato un articolo sulla crisi ucraina nelle sue prime fasi con approfondimenti, e per ulteriori consigli su lingotti d’oro rivolti agli investitori su ciò che è accaduto al metallo prezioso e ai suoi prezzi negli ultimi tre mesi.

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