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Oro precipita dopo annuncio FED

oroPer la prima volta da quasi sei mesi, l’oro precipita scivolando al di sotto dei 1.200 dollari l’oncia. L’andamento del metallo giallo si pone dunque in netta contrapposizione con il trend odierno sui mercati azionari, caratterizzato dal trend rialzista delle Borse ed innescato dagli annunci della Federal Reserve americana.

La banca centrale USA ha deciso – come da attese – di avviare il cosiddetto programma di tapering, ovvero la progressiva rimozione degli stimoli monetari (noti come quantitative easing) all’economia americana, riducendo gli acquisti diretti di obbligazioni da 85  a 75 miliardi, lasciando tuttavia intendere che seguiterà a mantenere una linea “ultra accomodante” sui tassi di interesse. Il numero uno della FED, Ben Bernanke, ha infatti rassicurato che i tassi verranno mantenuti ai minimi storici.

I mercati azionari hanno reagito in modo euforico, facendo registrare significativi rialzi, sollevati dall’annuncio che, di fatto, spazza via l’incertezza che aveva pesato per mesi. Gli scambi sulle materie prime sono invece piuttosto fiacchi con l’oro, spesso usato come bene rifugio, che ha toccato a Londra, nella mattinata di Giovedì, un minimo di 1.198 dollari l’oncia, per poi recuperare qualche punto. La debolezza del metallo giallo, che resta comunque a livelli decisamente superiori a quelli raggiunti prima della crisi finanziaria del 2008, si sta riflettendo sui prezzi degli altri metalli.

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