Secondo quanto afferma un recente report condotto da Assogestioni, la raccolta netta dei fondi comuni di investimento sarebbe tornata in territorio positivo dopo 9 lunghi anni di rosso: era infatti dallo scorso 2003 che i nuovi flussi non superavano i riscatti, conducendo la raccolta 2013 in positivo per 17 miliardi di euro, e il patrimonio a quota 225 miliardi di euro.
Nonostante tale valutazioni ottimistica, non mancano – tuttavia – i dati di estremo pessimismo. L’industria dei fondi vale oggi solamente il 9% del Pil, contro il 42% di appena quindici anni fa: nello stesso frangete temporale, inoltre, in Europa i fondi sarebbero saliti dal 48% al 75%, complice lo spostamento, all’estero, di alcuni gestori alla ricerca di mercati fiscalmente più appetibili (Lussemburgo e Irlanda).
L’utile 2013 dei fondi è inoltre stato pari a 8,6 miliardi di euro, sotto quota 13,4 miliardi di euro – riscontrata l’anno precedente. Il rendimento medio è stato pari al 3,4% grazie al buon contributo degli azionari e dei bilanciati.
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