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USA, fiducia dei consumatori in miglioramento

Continuano gli aggiornamenti dei dati macro economici statunitensi, sostanzialmente in linea con le proprie prospettive più positive, a tracciare un quadro generale piuttosto incoraggiante. Occupiamoci ora, pur brevemente, dei nuovi update relativi ai dati sulla fiducia dei consumatori rilevata dall’University of Michigan con la solita cadenza periodica mensile.

Stando a quanto afferma l’istituto universitario, nel corso del mese di marzo è cresciuta a 97,6 punti, da 96,3 punti di febbraio, la fiducia degli statunitensi, rimanendo comunque al di sotto dei picchi che sul territorio erano stati riscontrati tra i mesi di dicembre e di gennaio (98,5 punti).

Più nel dettaglio, dalla lettura delle informazioni statistiche è emerso come il rialzo sia stato spinto dalle condizioni correnti, salite a 114,5 punti da 111,5 punti, mentre le aspettative sono risultate essere ben poco variate, a 86,7 punti da 86,5 punti. Ancora, dalla lettura del dossier emerge come le aspettative di inflazione siano calano a 2,4 per cento sull’orizzonte a 1 anno da 2,7 per cento, e a 2,2 per cento (minimo dal 1980) su quello a 5-10 anni, da 2,5 per cento, probabilmente sulla scia della correzione del prezzo della benzina.

Ulteriormente, gli analisti hanno commentato gli aggiornamenti statistici rilevando che l’incremento della fiducia che è stato osservato nel mese di febbraio sia dovuto soprattutto al miglioramento della valutazione delle finanze personali, legato a incrementi del reddito. Una percentuale elevata di famiglie riporta l’aspettativa di crescita del reddito attesa al di sopra dell’inflazione e di adeguatezza della futura situazione previdenziale al momento della pensione.

Infine, si noti come l’indagine dell’University of Michigan abbia rilevato anche una significativa divergenza nel grado di ottimismo fra gli elettori repubblicani (che si dichiarano molto ottimisti) e quelli democratici (più incerti sul futuro), in questa prima fase dell’amministrazione Donald Trump.

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