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Mercato Oro: volatilità in attesa della FED

oroE’stata una settimana volatile per l’oro, caratterizzata dalle forti oscillazioni dei prezzi. Mentre ci dirigiamo in chiusura del 2013, il focus rimane sulla Federal Reserve e sulla eventuale decisione della banca centrale americana  di interrompere il programma di Quantitative Easing in atto.

Il programma di acquisto di bond,  equivalente ad un ammontare di 85 miliardi di dollari al mese, aveva spinto alcuni investitori a comprare oro quale copertura contro gli eventuali rischi connessi a tale operazione , ed in particolare la possibilità di una impennata  inflazionistica e il deprezzamento del dollaro.

L’oro è crollato Venerdì dopo che il Dipartimento del Lavoro americano ha reso noto il dato sulle assunzioni negli Stati Uniti, delineando uno scenario migliore del previsto: 203.000 nuovi posti di lavoro nel mese di novembre (rispetto ai 180.000 stimati) con un tasso di disoccupazione in calo di tre decimi di punto percentuale, al 7,0 % , il livello più basso degli ultimi cinque anni (a fronte di una stima del 7,2%).

I Futures sull’oro sono scivolati dell’1,7 % ma gran parte di tali perdite si è rivelata di breve durata.  Secondo alcuni osservatori, infatti, i dati americani, seppure incoraggianti e al di là di ogni attesa, non  fornirebbero un margine abbastanza ampio alla FED, perché possa iniziare a ridurre i propri acquisti dopo la prossima riunione di dicembre.

Alcuni traders hanno la netta sensazione che, nonostante gli ottimistici dati sull’occupazione americana, sia alquanto improbabile che la banca centrale possa rimuovere le misure di sostegno, a meno che l’economia si riveli essere abbastanza sana e robusta da poter “sopravvivere” senza tali stimoli.

C’è un crescente sentiment negativo verso l’oro ed i money manager hanno di nuovo tagliato la loro esposizione ai futures sull’oro. I prezzi dell’oro tenderanno ad oscillare anche nel corso della prossima settimana, mentre gli investitori attendono con ansia la decisione della Federal Reserve, su cui è focalizzata l’attenzione di tutti gli operatori.

L’economia statunitense è sulla strada del recupero? La Federal Reserve potrebbe iniziare il tapering già  nel corso del mese? La riduzione di acquisto di asset da parte della Fed potrebbe aumentare il dollaro statunitense e ridurre il fascino dell’oro, sino ad oggi considerato un porto sicuro, determinando un crollo dei prezzi? Per conoscere le risposte a queste domande, e dunque la decisione sulla politica monetaria americana, si dovrà attendere l’annuncio della FED, previsto il 18 dicembre.

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