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Le banconote più rare

In altre parti del nostro sito abbiamo cercato di comprendere che cosa si intenda per banconote rare e quali siano lacune delle banconote più rare in lire e in euro. In questa sezione ci occuperemo invece di comprendere quali siano le caratteristiche delle altre banconote rare, intendendo per tali quelle che non appartengono alle emissioni italiane o dell’area euro.

Come vedremo, gli esempi di banconote particolarmente rare e costose sono numerosi. Proviamo a riassumere alcuni degli esemplari più prestigiosi, al fine di comprendere come rendere la vostra collezione di altre banconote rare sempre più attraente e valorizzata.

Banconota Grand Watermelon da 1000 dollari

Cominciamo da quella che è probabilmente la banconota rara più conosciuta del mondo. Ribattezzata Grand Watermelon per merito dei suoi “0”, grandi e incisi in modo tale da fornire un aspetto realmente simile a quello di un cocomero, è una banconota emessa dal governo statunitense tra il 1890 e il 1893 con la finalità di poterla utilizzare come mezzo di scambio con i lingotti di argento e d’oro.

Sul fronte troviamo il ritratto di George Gordon Meade, uno dei generali più famosi dell’Unione durante la guerra di indipendenza statunitense. Sul retro spicca la scritta “1000” con le iconiche “angurie” a suggellare la cifra.

Di questa banconota esistono oggi pochissimi esemplari: uno di questi è passato di mano all’asta nel 2014 per una cifra pari a oltre 3 milioni di dollari.

Banconota Red Seal da 1000 dollari

In grado di costituire la versione “gemella” della Grand Watermelon di cui abbiamo parlato poche righe fa, la Red Seal è un’altra banconota da 1000 dollari emessa nello stesso periodo con la stessa effige del generale Gordon Meade sul dritto. Fino al 2013 era considerata la banconota rara dal maggiore valore al mondo, considerato che passò di mano all’asta per circa 2,5 milioni di dollari.

Banconota Giants da 1 milione di sterline

La Giants è una banconota da 1.000.000 sterline emessa dalla Banca di Inghilterra ma non circolante, bensì usata per sostenere il valore delle banconote della Scozia e dell’Irlanda del Nord.

Le banconote furono emesse nel 1948 e poi probabilmente distrutte, con la sola eccezione della numero 7 e della numero 8, che invece furono date ai segretari del Tesoro britannici e americani. Questi due esemplari sono stati in mano private fino al 2008, quando il numero 8 venne venduto all’asta per 78 mila sterline.

Banconota di Zanzibar da 20 rupie

La banconota più rara d’Africa è certamente quella di Zanzibar, dal valore di 20 rupie, emessa nel 1908. La banconota è infatti oggi riscontrabile in pochissimi esemplari e, come intuibile, ciascuno di essi ha un valore di mercato piuttosto elevato. L’ultima che è stata battuta all’asta è stata venduta per circa 200 mila euro. Ma perché questa moneta è così rara?

Anche se dal 1966 Zanzibar utilizza lo Scellino tanzaniano, non tutti sanno che per la prima metà dello scorso secolo, in realtà, il Sultanato iniziò a stampare una nuova serie di banconote come, appunto, quella da 20 rupie. L’emissione di queste banconote riguardò un ventennio, dal 1908 al 1928, e quelle del 1908 sono dunque le prime ad essere state stampate. Buona parte di esse sono state distrutte o riconvertite dopo i cambi di governo che hanno determinato nuove emissioni.

Banconota Dinastia Ming

Emessa tra il 1368 e il 1398, la banconota della Dinastia Ming è stata prodotta in soli due grandi formati. Quella da 400 denari è stata messa all’asta qualche anno fa per un’offerta base di circa 50 mila euro. Si tratta di un esemplare particolarmente pregiato, molto raro, con un valore di mercato destinato a rimanere altissimo nel tempo.

Banconota Alexander Hamilton del 1918

È una banconota da 1.000 dollari, emessa nel 1918, che raffigura Alexander Hamilton sul dritto. La circolazione di questa moneta è estremamente rara, tanto che le ultime stime affermano che siano solamente 150 gli esemplari disponibili, mentre tutti gli altri sono a scopo di studio o di esposizione museale. Proprio la rarità di questa moneta la rende così preziosa, con un valore di mercato tra i 7 e gli 8 mila euro.

Banconota Bank of New Zealand del 1929

La Nuova Zelanda ha utilizzato le sterline fino al 1967, con la conseguenza che tutte le banconote qui in circolazione venivano in real          tà stampate in Europa e poi inviate oltre Oceano. Tuttavia, già nella prima parte del ‘900 le banconote locali furono emesse per la prima volta in seguito all’istituzione della Bank of New Zealand. L’esemplare del 1929, con il ritratto del re maori Tawhiao è considerata una delle più interessanti, con un valore di mercato di circa 10.000 euro.

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