Per proteggere i dati, la tecnologia blockchain impiega la crittografia hash, basandosi principalmente sull’algoritmo SHA256.
L’algoritmo SHA256 trasmette l’indirizzo del mittente (chiave pubblica), l’indirizzo del destinatario, la transazione e i dettagli della sua chiave privata.
I dati criptati vengono quindi inviati in tutto il mondo e aggiunti alla Blockchain dopo la verifica.
L’algoritmo SHA256 rende la crittografia hash quasi impossibile da decifrare, semplificando così la convalida del mittente e del ricevente.
Ciò premesso, è utile notare come ogni blocco in una Blockchain sia composto da quattro intestazioni principali:
- Hash precedente: indirizzo usato per trovare il blocco precedente nella catena;
- Dettagli della transazione: informazioni su tutte le transazioni che devono essere convalidate;
- Nonce: un numero arbitrario usato nella crittografia per distinguere l’indirizzo hash di un blocco;
- Indirizzo hash del blocco: l’hash precedente, i dettagli della transazione e il nonce vengono trasmessi utilizzando un algoritmo di hashing che produce un output contenente un valore di 256-bit, lungo 64 caratteri, conosciuto come ‘indirizzo hash’ unico.
Fatto ciò, utilizzando algoritmi computazionali, moltissime persone in tutto il mondo cercano di determinare il valore di hash corretto per soddisfare una condizione predeterminata. Quando la condizione predeterminata è soddisfatta, la transazione viene finalmente completata.
Per dirla in termini più semplici, gli utenti connessi in rete – i miner della Blockchain – cercano di risolvere un problema matematico (proof of work): chi lo risolve per primo riceve un premio, di norma sotto forma di criptovalute utilizzabili all’interno della stessa rete.
Nella tecnologia Blockchain, l’introduzione di dettagli transazionali nel libro mastro digitale/pubblico si chiama ‘mining’.
Anche se il termine è più comunemente associato a Bitcoin, può ben essere usato anche per riferirsi ad altre tecnologie Blockchain.
Il mining comporta in particolar modo la generazione di un hash difficile da falsificare di una transazione a blocchi, garantendo così la sicurezza dell’intera Blockchain senza bisogno di un sistema centrale che possa sovraintendere al funzionamento e alla legittimazione della rete.
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