L’operazione americana di Fiat sembra esser stata digerita con un pò di fastidio dagli investitori internazionali. Stando a quanto affermano diversi osservatori, infatti, la recente debacle di Fiat in Borsa (il titolo ha perdo il 3%, ma a metà seduta cedeva addirittura il 7%) è riconducibile alla presenza del diritto di recesso dalla fusione con Chrysler, fissato a 7,727 euro, mentre il titolo quota ben sotto i 7 euro.
Sempre stando alla stampa internazionale, sarebbero sempre di più i soci contrari all’operazione di fusione, che consentirebbe la nascita di una società olandese con sede fiscale a Londra e quotazione nei listini di New York.
Venerdì scorso avevano votato no all’operazione circa 100 milioni di titoli, per un controvalore di oltre 700 milioni di euro. Il diritto di recesso – esercitabile fino al 20 agosto – potrebbe pertanto superare i 500 milioni di euro stanziati dal Lingotto…
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