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Disoccupazione e inflazione a confronto: Italia VS Europa

inflazione e prezzi al consumo

Da ottobre 2009, l’inflazione italiana scende ai minimi livelli registrando una lieve battuta di arresto. Lo dice l’Istat che ha stimato l’indice nazionale odierno dei prezzi al consumo salito ancora dello 0,6% ma con un lieve rallentamento rispetto ad ottobre. Si parla del terzo calo percentuale per l’anno 2013 dovuto all’intrecciarsi di diverse dinamiche. Ad essere analizzato è il “Carrello della spesa”, l’insieme dei prodotti a più alta frequenza di acquisto (rientrano nel paniere economico). Si parla della diminuzione dei prezzi su base mensile: -0,10%. A registrare un sostanziale decremento sono i prodotti energetici, gli alimenti freschi e servizi per la persona: divertimento, cultura e cura. In calo anche l’indice relativo ai servizi di trasporto sembrano essersi ottimizzati rispetto alla crisi, molto è dovuto anche alle varie iniziative delle imprese locali in offerte a vantaggio di pendolari o lunghi viaggiatori. In area Euro, invece i valori registrati dalla BCE non sono positivi. Nell’eurozona, l’inflazione continua a crescere e l’indice globale dei prezzi al consumo è aumentata dello 0,9% rispetto lo scorso anno. Se l’inflazione non preoccupa l’Italia, per il momento, l’indice di disoccupazione e il calo delle industrie risultano essere il vero freno della ripresa, oltre che un dramma sociale emergente. Paradossalmente, l’Eurostat ha registrato un rialzo dell’indice occupazionale europeo rispetto agli anni precedenti dal 2011, ma la percentuale di disoccupazione giovanile (under 30) supera il 32%.

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