Analizzando i trend di fine anno si nota un passaggio al 2014 con tendenze positive che gli analisti e gli esperti invitano ad osservare con calma e cautela per via di segnali che prospettano nuove contrazioni.
Segnali di ripresa si sono visti sia per il Vecchio Continente che per l’area americana. La nuova politica monetaria americana è la risposta delle misure urgenti adottate dal Governo per frenare gli effetti peggiori della crisi lavorativa e sociale conseguente a quella economica, il risultato è stato una ripresa interna dei consumi con riflesso positivo sulle imprese, il primo segnale positivo di questa ripresa americana si è riversata sugli indici petroliferi in tendenza di salita con prezzi al barile che superano i 100 dollari.
Per l’area asiatica abbiamo il balzo del Nikkei sopra i 100 punti, la politica espansiva dell’Abenomics ha spinto gli investimenti nell’area asiatica, la Cina ha concluso il suo anno con un finanziamento interbancario 23 miliardi di Renminbi, corrispondenti a 4,8 miliardi di dollari, rappresenta una spinta all’espansione economica dopo primi segnali negativi conseguenti alla ripresa americana e alla corsa dello Yen che hanno spostato l’attenzione dal colosso regionale asiatico.
I listini europei chiudono positivamente ma con meno spinta di ripresa, Piazza Affari continua la sua linea stabile in rialzo dello 0,06%. 18967 punti e un guadagno incrementato del 16,5%.
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