Si scontrano le analisi del Dipartimento Economia e Finanze e di Bankitalia che nel suo bollettino economico periodico prevede una crescita del Prodotto Interno Lordo dello 0,7% per il 2014 e nel 2015 del 1%. Per la Banca d’Italia si è arrestata il grado di decrescita peggiore e l’economia si sta riprendendo dalla ricaduta registrata fra il terzo e quarto trimestre del 2014.
Il DEF del Governo invece prospetta per il 2014 una crescita dell’1% e per il 2015 sopra l’1,5%. Dati allarmanti per l’occupazione, il ritardo di crescita economica si risente sul numero di assunzioni, Bankitalia stima una crescita tra il 2014 e il 2015 del 12,8% e 12,9%.
Tra la fine del 2013 e l’inizio del nuovo anno il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12,3% e nei mesi di ottobre novembre ha registrato un rialzo del 12,6%, il tasso di disoccupazione giovanile supera il 38%.
Bankitalia parla di una ripresa in quadro congiunturale non definito, saranno soprattutto le grandi imprese e con orientamento verso il mercato estero a superare il momento di crisi, invece le piccole aziende e di servizio i dati sono negativi nei dati di ripresa che risultano più lenta, svantaggiate soprattutto le zone meridionali e decentrate rispetto ai grandi comuni.
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