Le Borse europee non riescono a rialzare al testa dopo le scorse sedute, già di per sè particolarmente deprimenti. A pesare sono soprattutto le negative notizie sul crollo dei prezzi del petrolio, che sta praticamente costringendo le grandi multinazionali a rivedere pesantemente i propri piani industriali.
Incide negativamente anche il nuovo, improvviso peggioramento delle condizioni della Grecia, con il primo ministro Antonis Samaras ha ha scelto di anticipare il giorno dell’elenzioe per il presidente della Repubblica.
A livello globale, preoccupazione anche dalla Cina, con Pechino che ha adottato delle misure volte a limitare i crescenti rischi nel sistema finanziario, alimentato dal debito. Dall’Europa, intanto, notizie nuovamente positive per l’occupazione e per la produzione industriale di alcune delle principali economie continentali…
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