Secondo lo studio S&P, il sistema bancario italiano avrebbe bisogno di un accantonamento crediti pari a 32 – 42 miliardi di euro. All’analisi hanno risposto due esperti: Patuelli e Balzoli.
Secondo Antonio Patuelli, Presidente dell’Abi, “con la lungimirante e la molto severa e preventiva vigilanza di Bankitalia, le banche italiane nonostante la crisi, hanno fatto degli sforzi fortissimi di consolidamento delle loro realta’ patrimoniali” e per questo, secondo il presidente ” le banche italiane sono il settore imprenditoriale che in questi anni di crisi hanno effettuato la maggiore ristrutturazione”. Richiamando l’impegno del Governo e le attese dei paesi europei in relazione ai risultati degli stress test: “che il Governo faccia una riflessione programmatica a tutto tondo e le banche italiane faranno la loro parte e faranno una riflessione su come imprimere il massimo della spinta alla ripresa economica e occupazionale del Paese”.
Anche Giovanni Balzoli, presidente del consiglio di sorveglianza Intesa Sanpaolo, è positivo sulla posizione delle banche italiane ritenendole in grado di superare i futuri test di stabilità comunitari e si è riferito soprattutto alle grandi realtà bancarie.
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