Dopo le delusioni delle ultime settimane, qualche timido segnale di ripresa sembra contraddistinguere la chiusura della giornata di venerdì per la Germania, dove la produzione industriale tedesca è cresciuta a luglio – sulla base mensile destagionalizzata – dell’1,9% (del 2,5% è invece la variazione annua). Un incremento che è superiore al consenso degli economisti internazionali, e che è accompagnato – per giunta – dalla revisione al rialzo (da 0,3% a 0,4%) del precedente dato di giugno.
Di contro, deludono i dati provenienti dagli Stati Uniti, dove le rilevazioni affermano come il sistema occupazionale sia in grave difficoltà. Un messaggio statistico – quello erogato dal mercato del lavoro a stelle e strisce – che non potrà che condizionare la politica monetaria della Federal Reserve, inducendola a proseguire sulla policy accomodante degli ultimi anni e, probabilmente, rilanciando a data futura le intuizioni di rialzo dei tassi di interesse di riferimento in ambito federale.
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